domenica 2 maggio 2010

Nel nome di Dio

Se fossi Dio, di tutto questo mi offenderei
Leonardo Sciascia - Candido

Che le prescrizioni alimentari religiose siano numerose non è una novità: i cattolici non mangiano carne i venerdì di quaresima; gli induisti si astengono dalla carne bovina; gli ebrei considerano impuri equidi, suini, scimmie, rettili; i musulmani hanno il divieto di alimentarsi con carne di maiale.

Forse meno noto è l'impiego di tecniche di macellazione rituale presso ebrei e musulmani. Nell'ordinamento dell'Unione Europea è stabilito che la macellazione debba essere effettuata previo stordimento dell'animale, al quale deve seguire la morte rapida del soggetto. Lo stordimento può essere effettuato grazie all’impiego di differenti tecniche fra le quali l’utilizzo di una pistola a proiettile captivo e l’eletronarcosi. Nelle religioni ebraica e musulmana, il principio dello stordimento come metodo per limitare la sofferenza dell'animale viene in contrasto con quanto stabilito dai testi sacri. Infatti, secondo il Corano e la Torah, l'animale può essere ucciso solo quando è ancora vigile attraverso lo sgozzamento (iugulazione) e il conseguente dissanguamento. La macellazione degli animali, inoltre, deve avvenire seguendo un iter specifico diverso in funzione della religione considerata.

Da wikipedia:
La torah prescrive norme assai precise per la macellazione di animali terrestri e uccelli, mentre non pone regole sulla macellazione dei pesci. In sostanza, la macellazione rituale viene definita nei dettagli con lo scopo evidente, anche se non dichiarato, di:

&ensp macellare unicamente animali perfettamente sani;
&ensp ridurre per quanto possibile le sofferenze dell'animale;
&ensp privare rapidamente l'animale del sangue, che non può essere
&ensp consumato.

La macellazione avviene mediante resezione della giugulare (ndr: mediante l'impiego di un coltello dalla lama molto affilata) mettendo l'animale in posizione tale da ridurre al minimo lo stato di coscienza dopo la resezione.


Visto ciò, mi chiedo: possibile che, dopo centinaia di anni di progresso scientifico e tecnologico, non esista metodo migliore dell’uso della lama per ridurre le sofferenze dell'animale, come saggiamente prescritto dai testi sacri? Probabilmente ai tempi della Torah non si poteva fare altrimenti; adesso potremmo usufruire di mezzi diversi.
Possibile che queste macellazioni possano avvenire ancora oggi? Sì, possibile. L'Italia, con il decreto legislativo n° 333 del 1998, ha recepito la direttiva 93/119/CE sulla protezione degli animali durante l'abbattimento e la macellazione, nei quali allegati tecnici sono descritti i vari metodi di stordimento consentiti prima della macellazione. Purtroppo una deroga alla normativa consente l'uccisione per dissanguamento senza stordimento in ossequio alle prescrizioni sciaraitiche Dhabh (per la carne Halal) e al rito ebraico Shechitah (per la carne Kasher o Kosher).
Vediamo in dettaglio come è possibile "ridurre le sofferenze dell'animale" nella macellazione musulmana e in quella ebraica.


LA MACELLAZIONE RITUALE MUSULMANA
La religione islamica richiede ai suoi aderenti l’osservanza di prescrizioni alimentari sulla carne animale che trovano il loro fondamento nel Corano. I cibi consentiti vengono definiti “Halal”. Una delle prescrizione fondamentali concerne il divieto di cibarsi di animali uccisi senza il rispetto delle regole rituali relative allo sgozzamento. È fatto divieto nel Corano di alimentarsi di animali soffocati, uccisi a bastonate, morti accidentalmente, ammazzati a cornate o divorati da altri animali, salvo il caso che non siano stati finiti per sgozzamento. Alcune specie animali, inoltre, sono ritenute per sè impure (ad esempio il suino) e tali sono considerate, oltre alle carogne, le vittime sacrificali e gli animali macellati senza il rispetto delle regole relative allo sgozzamento ed al dissanguamento. La carne degli animali leciti (bovini, ovini, caprini, conigli, pollame), invece, è commestibile solo a condizione che essi siano stati macellati secondo le prescrizioni sciaraitiche. Il rito della macellazione islamica prevede che il macellatore sia musulmano, psichicamente sano, maschio o femmina. L’animale viene orientato con il capo verso la Mecca e sottoposto al taglio dei grossi vasi del collo, dell’esofago e della trachea, mediante l’impiego di un coltello dalla lama molto affilata. Il taglio non deve essere preceduto dallo stordimento dell’animale che deve essere cosciente e trattato con rispetto (accarezzato, tranquillizzato). Il taglio viene effettuato alla base del collo, se il collo è lungo (cammello, giraffa, struzzo, oca), o nella parte più alta dello stesso, se corto (bovini, ovini, caprini).Il coltello deve essere impugnato con la mano destra, mentre la sinistra tiene ferma la testa dell'animale.
Le zampe devono essere legate, ad eccezione di una posteriore lasciata libera affinché l'animale possa muoverla e scalciare per sfogare dolore e panico.
Il taglio della gola è solitamente preceduto dalla frase: “Nel nome di Dio, Dio è grande” (“Bismillâhi, Âllâhu âkbar”).
Se uno di questi precetti non è osservato, la carne dell'animale non è lecita.
La macellazione rituale musulmana ha lo scopo, tra l’altro, di effettuare un completo dissanguamento dell'animale. Il sangue, infatti, è una sostanza non ammessa come alimento nel Corano .

LA MACELLAZIONE RITUALE EBRAICA
Divieti analoghi a quelli prescritti nel Corano sono presenti anche nella religione ebraica. Il cibo permesso viene definito “Kosher”. Sono Kosher le carni dei quadrupedi che hanno l'unghia fessa e che ruminano (per esempio il vitello, ma non il maiale o il coniglio). I volatili sono quasi tutti leciti, salvo i rapaci. Sono illeciti tutti gli animali che strisciano o hanno contatto stretto con il suolo (per esempio il topo, il serpente, le lucertole e gli insetti, ad esclusione di alcune cavallette permesse in particolari zone).
Gli animali leciti devono arrivare ai macelli ancora vivi per garantire che siano uccisi secondo quanto stabilito nella Torah. Il rito della macellazione viene eseguito da un funzionario, detto Schochet, autorizzato da una commissione di Rabbini.
Per uccidere una vaccina occorre rinchiuderla in un contenitore tipo Cincinnati, in posizione verticale, sospinta verso l'alto in modo che la testa resti bloccata in avanti. Dalla base si eleva una piattaforma a sostenere la parte posteriore del corpo e la testa viene tenuta sollevata da un altro elevatore mobile. Dopo il taglio, lo sportello scorrevole viene alzato, una zampa posteriore bloccata e l'animale sollevato verticalmente (l'immagine che allego, visibile all'indirizzo http://www.pcnat.it/Macellazione%20Rituale.pdf, dovrebbe aiutarvi a capire).


Una volta morto e appeso, viene praticato all'animale un taglio sulla parete addominale e sul diaframma; l'ispettore ebraico inserisce il braccio per tutta la sua lunghezza nel petto, controllando che non vi siano segni di anomalie. Se la supervisione dei danni dà esito positivo, l'intera carcassa viene respinta come trefar (ndr: ovvero come carne non commestibile per gli ebrei).
La carne della sezione anteriore dell'animale sino alla undicesima vertebra viene separata e marchiata; le parti posteriori non sono ritenute edibili a meno che siano private di arterie, nervi sciatici e linfatici. Questo tipo di carne viene successivamente venduta per uso comune.
Lo shackling and hoisting è un altro metodo usato nella macellazione rituale ebraica nel quale un animale perfettamente cosciente viene legato con una catena per la zampa posteriore (shackling) e quindi issato in aria (hoisting). L'animale rimane appeso capovolto, spesso per minuti, prima di essere macellato.

Vista la limitata capacità descrittiva delle parole, allego un filmato che dovrebbe chiarirvi l'idea su cosa intendano precisamente per "limitare quanto possibile le sofferenze dell'animale".

href=https://secure.peta.org/site/Advocacy?cmd=display&page=UserAction&id=3052

Per maggiore chiarezza:

href=http://laverabestia.org/index.php.

-in alto a destra scrivete kosher, premete su cerca video e guardate-

VIVA! (Vegetarians International Voice for Animals!) è riuscita ad ottenere filmati sulla macellazione di rito ebraico di due mucche.
La testa della prima mucca viene sollevata da un elevatore. Le due narici pulsanti, gli occhi dilatati dal terrore, forte salivazione. L'operatore recide la gola della mucca che tenta di evitare illusoriamente la lama con uno spasmodico movimento muscolare. La contrazione facciale mostra grande sofferenza... L'animale non collassa subito. La seconda mucca viene colpita dalla lunga lama con tre fendenti prima che il sangue schizzi fuori; viene quindi rimosso l'elevatore dal mento ma l'animale non collassa. Visibilmente conscio mentre il sangue sgorga dalla ferita. Gli occhi vigili, le orecchie si muovono e tiene la testa verticalmente. La pistola captiva (peraltro vietata nella macellazione rituale) viene usata dopo trenta secondi. Evidentemente in modo errato perché l'animale non collassa. Dopo cinquanta secondi tenta ancora di tenere sollevata la testa senza supporto e qui termina il filmato.

Il Consiglio per il Benessere degli Animali da Allevamento (FAWC) è un organismo governativo inglese di consulta istituito nel 1979 dal MAFF (ndt: equivalente al nostro Ministero per le Politiche Agricole). I suoi funzionari hanno visitato sei mattatoi di animali per la produzione di carne rossa e sette mattatoi di pollame, alcuni di questi per due volte. Le visite degli ispettori erano tutte pre-organizzate tali da consentire di predisporre una maggiore applicazione delle procedure di legge. Malgrado ciò, i risultati furono deludenti. Nel mattatoio musulmano le operazioni risultarono molto variabili. Talvolta la testa dell'animale era quasi tranciata del tutto; in altri casi la lama non perfettamente affilata era causa di una maggiore e prolungata agonia, terrore e sofferenza. Il singolo taglio trasversale, sovente descritto come taglio netto dagli Ebrei, è in realtà un fendente avanti-e-indietro. Persino alla presenza degli osservatori, l'addetto ebraico all'operazione (Shochet) effettuò ben sette colpi avanti-e-indietro, a mo'di azione segante, "in evidente contrasto con l'addestramento di Shochet". Incredibilmente, l'Associazione Medica Islamica sostiene che il taglio della gola di un bovino, in termini di dolore, è diverso solo di poco da quello di un uomo che si taglia mentre si sbarba! Gli animali, dopo il taglio della gola, spesso venivano legati per le zampe troppo presto e la stessa cosa accadeva quando, ancora reattivi, li sollevavano con l'argano. L'esame della cavità toracica sovente aveva luogo molto prima dello scadere di un minuto dal taglio della gola. Ciò significa che la mano affondava nel corpo MENTRE L'ANIMALE ERA VIVO. In un mattatoio musulmano, le teste dei polli venivano immerse nella vasca d'acqua dove il voltaggio elettrico era deliberatamente basso in modo che gli animali non fossero morti - per definizione non erano storditi. Avevano subìto una dolorosa scossa elettrica e, ancora pienamente coscienti, veniva loro tagliata la gola.

Numerose sono le voci autorevoli di entrambe le religioni monoteiste che dissentono sulle procedure di lento dissanguamento con la recisione delle arterie carotidee, le vene giugulari, l'esofago e la trachea, senza previo stordimento. Il comitato sulla legge e gli standard ebraici (CJLS: Committee on Jewish Law and Standards) rappresenta l'autorità centrale sull'Halakhah (ovvero sulla tradizione giuridica dell'ebraismo) per l'ebraismo conservativo. Il 20 settembre del 2000 ha approvato un articolo (che potete trovare all’indirizzo href=http://www.grandin.com/ritual/conservative.jewish.law.html) i cui autori sono il rabbino Elliot N. Dorff (Professore di teologia ebraica all'università ebraica in California e presidente del CJLS) e Joel Roth (rabbino americano membro della suddetta assemblea). Dal documento emerge chiaramente la posizione dei due rabbini: la macellazione effettuata attraverso il metodo dello shackling and hoisting è una violazione della legge ebraica poiché dimentica la crudeltà inflitta agli animali e per questo deve essere fermata.

Rafeeque Ahmed, musulmano dell'Associazione Vegan e Vegetariana, dice: «Pietà è uno dei doveri islamici ed è una delle qualità ascritte ad Allah». L'Islam implora i musulmani di essere compassionevoli verso gli animali e tutte le forme di vita. Nel suo pamphlet Îslâm and Vegetarianism (p. 24) Rafeeque Ahmed scrive: «Qualsiasi crudeltà verso gli animali è vietata in Islam». Gli Âhâdîths (ndt: Parole del Profeta) si oppongono decisamente alla vivisezione, di bastonare, marchiare a fuoco, avvelenare, maltrattare e agli sport sanguinari. Il Santo Profeta sarebbe grandemente rattristato nel vedere allevamenti in batteria in quanto ha detto: «È grave peccato per l'uomo imprigionare animali affidati al suo potere…». Da dove pensate che provenga la carne destinata alle macellazioni religiose? DAGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI. Una contraddizione in termini. I testi sacri non lo permetterebbero.

All'Agripocessors di Postville (il tutto è ampiamente documentato sul sito http://failedmessiah.typepad.com/), Iowa, uno dei mattatoi kosher più grandi del mondo, furono filmate bestie coscienti cui venivano sistematicamente strappati trachea ed esofago dalla gola tagliata e che, come conseguenza di macellazione approssimativa, venivano lasciate agonizzare fino a tre minuti, per poi essere colpite sul muso con pungoli elettrici. Guardate qui http://www.youtube.com/watch?v=VAU9DD24uUk e poi ditemi in quale punto della Torah devo andare a cercare questi abomini.

La PeTA chiede di firmare questa petizione: https://secure.peta.org/site/Advocacy?cmd=display&page=UserAction&id=3052. Io chiedo a voi di farlo. Non si tratta di diventare vegetariani, vegani, animalisti. L'uomo si prende la vita degli animali, li alleva come più gli fa comodo tra atrocità e orrori. La morte non può essere indolore per definizione però è un nostro dovere permettere, compatibilmente con i mezzi tecnologici a nostra disposizione, che sia breve e meno dolorosa possibile.
Ho fatto una prova: firmare questa petizione richiede circa 21 secondi. Scrivete nome, cognome, mail; togliete la spunta per sottoscrivere la newsletter della PeTA, se non siete interessati; fate click e il gioco è fatto.
Lo dovete alla carne che tanto amate, che prima di diventare una bistecca o una fettina panata era un animale come voi, come me. Con dei sentimenti, degli stati d'animo, delle paure, dei dolori che vengono dimenticati ogni giorno, in ogni parte del mondo, solo in nome del "buon gusto".
Per cucinarla sareste disposi a spenderci delle ore, per garantirle qualche piccolo diritto in più vi basteranno pochi secondi.
Un'ultima cosa. Non commettete l'errore di pensare, come molti fanno, che questi sono problemi che non ci riguardano. Quando andate ad acquistare carne al supermercato guardate in faccia la realtà: quel pezzo di carne proviene da un animale che, nella migliore delle ipotesi -e sono pochissimi quelli che hanno la fortuna di cavarsela con così poco-, è stato ustionato, mutilato e ucciso per qualche minuto di piacere dell'uomo.

Questo piacere giustifica questi mezzi?

Suppongo che tutti possano intuire la mia risposta. Io purtroppo conosco la vostra. Però, ripeto: la questione non è, almeno in questa circostanza, mangiare carne o meno ma scegliere di cibarsi di animali che hanno avuto una vita sana e una morte dignitosa.

Vi prego, riflette su quello che fate.

Un ultimo sforzo. Visitate la pagina http://www.facebook.com/pages/Macellazione-Rituale-disapprovando-la-macellazione-in-stato-cosciente/106881016009709 (è pubblica, non serve essere iscritti a Facebook), alla voce Info troverete due link a due petizioni che chiedono che la legge sulle macellazioni in Italia venga modificata, che lo stordimento previa macellazione diventi obbligatorio per tutti gli animali, anche per quelli destinati all'alimentazione kosher o halal. Servirebbero 50000 firme, ce ne sono meno di 1000.
E’ un segno di civiltà da parte vostra, almeno sulle cose semplici, sulle quali dovremmo essere tutti d'accordo. Per favore, firmate e diffondete.


Queste sono alcune delle fonti che ho usato, se volete ulteriori informazioni qui le troverete senza dubbio.
http://www.governo.it/bioetica/pdf/55.pdf
http://eprints.uniss.it/1599
http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/normativa_interesse.html
http://fasan.aminews.net/articoli/nelnomedidio.php
http://www.olir.it/areetematiche/42/index.php
http://it.wikipedia.org/wiki/Macellazione
http://www.viva.org.uk/
http://www.peta.org/

Spero di non aver dimenticato nulla. Se avete dubbi o necessitate di chiarimenti chiedete pure, sarò felice di rispondere.

Grazie a Matteo, per la pazienza (quasi) infinita e per le correzioni.

4 commenti:

  1. te l'ho scritto per email e lo ripeto: è un lavoro completissimo, documentatissimo e mai scontato e soprattutto si percepisce il pathos e l'umiltà con cui lo hai scritto! come opera prima, avrebbe fatto invidia allo stesso Foer!
    non posso che unirmi al tuo appello affinchè tutti si prendano la responsabilità di informarsi sull'origine di quello che si mettono nel piatto! perchè non è più accettabile che per il buon gusto di qualcuno si continuino a perpetrare simili crudeltà, quando l'alternativa c'è ed è assolutamente praticabile! magari questo "qualcuno" è pure la maggioranza delle persone, ma appunto per questo può - e dovrebbe - fare la differenza!
    meripai

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  2. credevo di sapere che gli animali fossero uccisi con una scossa elettrica veloce ed indolore....e credevo anche di essere una persona istruita su varie cose.quanto si ignora,spesso,in nome di un "quieto vivere".....

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  3. Complimenti per questo Blog, è molto ben fatto!

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  4. ..Io convido pienamente.
    Non sono italiana, sono svizzera italiana (canton Ticino), ma, purtroppo, non è che lì le cose vanno meglio e, comunque, forse bisogna veramente iniziare a pensarla in modo "radicale" su questo problema; se vogliamo ancora essere considerati esseri "umani" o perlomeno sensibili.....
    Invito tutti a dare un'occhiata al mio ultimo post e ad altre cose scritte a favore degli animali, che per me SON SACRE perchè innanzitutto CREATURE DI DIO E NON DELL'UOMO.
    Un Abbraccio.

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